E poi arriva quel giorno in cui inizi a giocare a To the moon, piccola (ma grande) creatura indie che riesce a lasciarti un profondo segno. Un’esperienza che ti cambia dentro perché tocca argomenti delicati e comuni della nostra vita.
Cominci a giocarlo, conosci i due carismatici protagonisti, la storia inizia ad incuriosirti e prosegui fino ai titoli di coda. Quattro/cinque ore di gioco, una storia affascinante ricca di momenti unici e uno scorrere di emozioni accompagnate da un comparto musicale che difficilmente dimenticheremo. Questo è To the Moon, un’esperienza prettamente narrativa con piccoli accenni ludici. E’ vero, si “gioca” pochissimo, ma non prendetelo come un difetto, To the Moon è un’opera interattiva adatta a tutti che non utilizza come strumento la carta o la televisione, vuole raccontare una storia, trasmettere un messaggio e come tale, chiunque può lasciarsi andare alla scoperta di una storia toccante che vi farà scendere qualche lacrima facendovi stringere un nodo alla gola.
Dimenticavo… non voglio esagerare, giochi, film e altri mezzi narrativi vissuti negli ultimi mesi (anche ultimi anni?) non tengono il confronto con la fantastica storia narrata in To the Moon…